Si è da qualche giorno conclusa la quindicesima edizione di LuBeC (Lucca Beni Culturali), appuntamento di riferimento in Italia in cui istituzioni e imprese si incontrano per discutere di innovazione e tecnologia al servizio del patrimonio culturale. Hi.Stories, start up specializzata in soluzioni digitali per la valorizzazione culturale, ha partecipato con un intervento della nostra founder, Luna Meli, al panel InterAction cultural experience, dedicato alla valorizzazione dei territori tramite esperienze interattive ed emozionali basate sullo storytelling digitale. L’intervento ha presentato Sicily Histories come case study di valorizzazione partecipata del territorio, un modello che integra storytelling, gamification e coinvolgimento delle comunità locali per creare esperienze turistico-culturali innovative. L’intervento completo è pubblicato sul catalogo di LuBeC 2019 e le slides di presentazione sono disponibili sul sito internet della manifestazione. Di seguito, un breve abstract dell’intervento: Ciò che differenzia Sicily Histories da altre guide turistiche mobile è l’utilizzo di storytelling e gamification. Sono tecniche di comunicazione che aumentano il coinvolgimento durante la visita guidata di un museo o l’esplorazione di un territorio, costruendo un racconto emozionante e usando dinamiche di gioco associate alla visita. Sicily Histories è composta da una mappa 3D geolocalizzata in cui l’utente visualizza: – POI di interesse turistico generale, come infopoint; – POI commerciali; – POI storico artistici. L’innovazione introdotta riguarda i POI storico artistici. Essi, oltre alla sezione “guida”, sono raccontati attraverso le avventure di personaggi che creano una cornice narrativa che unisce tematicamente siti culturali, anche distanti geograficamente. Ogni itinerario è caratterizzato graficamente in modo univoco. Ad esempio, la ceramica geometrica classica individua i POI archeologici, mentre gli scudi dei cavalieri simboleggiano il medioevo. Lo storytelling, quindi, è sia visivo, nell’interfaccia utente e nella caratterizzazione dei personaggi, sia narrativo, attraverso la realizzazione degli itinerari. L’altro aspetto centrale in Sicily Histories è il gaming. Nei POI il giocatore si cimenta in giochi di abilità, in realtà aumentata o quiz, con cui vince premi spendibili nel territorio. In questo modo si crea un circuito in cui l’applicazione è un mezzo non solo di approfondimento, ma anche di ritorno sul territorio. I gestori di attività commerciali propongono in app diverse promozioni, presentate agli utenti come premi, aumentando la fiducia dell’acquirente nell’esercizio commerciale. Sono in fase di sviluppo, inoltre, forme per aumentare l’interazione con il tessuto socio economico trasformando i POI commerciali in POI game: gli operatori diventano tappe del gioco, amplificando il potenziale pubblicitario di Sicily Histories. Ma il modello presentato è un modello virtuoso anche per il territorio e per i più giovani. Hi.Stories ha costruito una rete di partnership con le scuole, le Associazioni di Promozione Sociale e gli enti locali. Queste partnership si concretizzano in itinerari costruiti su richiesta e, in alternanza scuola lavoro, si sono avviati progetti con cui gli studenti possono cimentarsi in progettazione di percorsi turistici con strumenti digitali, lavorando direttamente in app. Sicily Histories è un sistema aperto, scalabile, ed aggiornabile in real time poiché, grazie alla geolocalizzazione,si possono inserire POI in qualsiasi regione, costruendo storie territoriali che dalla Sicilia arrivano alla Val d’Aosta e superano i confini nazionali. Luna Meli