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  • Ott 8, 2020

LUBEC 2020: Il digitale per la fruizione di piccole realtà culturali

Nonostante il clima pandemico, anche quest’anno si è svolto il tradizionale convegno del LuBeC (Lucca Beni Culturali), dedicato all’incontro fra imprese culturali e istituzioni per riflettere sulle soluzioni tecnologiche per il turismo culturale, con attenzione particolare alla sostenibilità.  In quest’occasione, il contributo apportato dalla nostra azienda al dibattito ha riguardato come le realtà culturali medio- piccole possano affrontare la sfida della digitalizzazione adottando soluzioni sostenibili e che stimolino il coinvolgimento dell’utenza.  Il case study presentato dalla founder Luna Meli, durante l’incontro a tema  Tecniche e strumenti per il public engagement tra musei e territori ha riguardato l’adozione di un’audioguida multimediale da parte del Museo San Benedetto di Catania. L’ente gestore del sito ha l’esigenza di coniugare la fruizione degli spazi di interesse storico-artistico con quelli spirituali, essendo ancora oggi convento di clausura, garantendo la sostenibilità del tempo della soluzione adottata.  Su youtube è possibile riguardare la diretta streaming del panel, mentre sul sito internet di LuBeC è disponibile la presentazione. Il testo completo dell’intervento è pubblicato negli atti del convegno, mentre di seguito è possibile leggerne un breve riassunto:   Il monastero di San Benedetto si trova in via Crociferi a Catania, è ancora abitato da suore benedettine e ne fa parte la chiesa di San Benedetto, patrimonio Unesco del Barocco di Val di Noto. Il monastero ha un percorso di fruizione culturale che comprende la chiesa ed alcuni ambienti monastici particolarmente interessanti artisticamente, ma complesso per la necessità di unire le istanze di un convento di clausura con quelle della fruizione turistica e, di conseguenza, necessita di un apparato informativo completo ma totalmente amovibile e non invasivo per l’edificio religioso.  Il passaggio al digitale come unica guida del sito è stato, poi, accelerato anche dalle norme post Covid 19 che riducono le possibilità di utilizzo delle audioguide a noleggio, soprattutto nelle micro realtà culturali.  Si è quindi studiata una webapp che integra guida multimediale, prenotazioni, sbigliettamento ed ecommerce. Una soluzione di rapida realizzazione che risponde alle richieste dell’ente gestore di monitorare gli accessi e gestire biglietteria e bookshop, attraverso uno strumento agile nell’aggiornamento dei contenuti e che abbatte i costi di manutenzione ed aggiornamento. Una webapp è anche uno strumento di marketing, poiché si è in grado, attraverso gli analytics propri di uno strumento digitale, di conoscere i punti di stazionamento più interessanti per le diverse tipologie di utenza, dando la possibilità all’ente di modulare i contenuti della guida sulla base, ad esempio, dell’età o della provenienza geografica. Ciò permette, potenzialmente, di differenziare i contenuti nelle diverse lingue o costruire itinerari specifici per I visitatori residenti, creando dinamiche più attrattive per le nostre utenze, a differenza di quanto avviene con una guida tradizionale. Dal punto di vista dell’utente, l’uso del digitale si traduce non solo in un percorso più coinvolgente grazie allo studio di contenuti ad hoc, ma anche in un’esperienza della memoria:la guida resta sul dispositivo dell’utente, che può accedervi anche dopo il suo viaggio.  Luna Meli

  • Ott 3, 2019

LUBEC 2019: Esperienze Culturali Interattive

Si è da qualche giorno conclusa la quindicesima edizione di LuBeC (Lucca Beni Culturali), appuntamento di riferimento in Italia in cui istituzioni e imprese si incontrano per discutere di innovazione e tecnologia al servizio del patrimonio culturale. Hi.Stories, start up specializzata in soluzioni digitali per la valorizzazione culturale, ha partecipato con un intervento della nostra founder, Luna Meli, al panel InterAction cultural experience, dedicato alla valorizzazione dei territori tramite esperienze interattive ed emozionali basate sullo storytelling digitale. L’intervento ha presentato Sicily Histories come case study di valorizzazione partecipata del territorio, un modello che integra storytelling, gamification e coinvolgimento delle comunità locali per creare esperienze turistico-culturali innovative. L’intervento completo è pubblicato sul catalogo di LuBeC 2019 e le slides di presentazione sono disponibili sul sito internet della manifestazione.  Di seguito, un breve abstract dell’intervento: Ciò che differenzia Sicily Histories da altre guide turistiche mobile è l’utilizzo di storytelling e gamification. Sono tecniche di comunicazione che aumentano il coinvolgimento durante la visita guidata di un museo o l’esplorazione di un territorio, costruendo un racconto emozionante e usando dinamiche di gioco associate alla visita. Sicily Histories è composta da una mappa 3D geolocalizzata in cui l’utente visualizza: – POI di interesse turistico generale, come infopoint; – POI commerciali; – POI storico artistici. L’innovazione introdotta riguarda i POI storico artistici. Essi, oltre alla sezione “guida”, sono raccontati attraverso le avventure di personaggi che creano una cornice narrativa che unisce tematicamente siti culturali, anche distanti geograficamente. Ogni itinerario è caratterizzato graficamente in modo univoco. Ad esempio, la ceramica geometrica classica individua i POI archeologici, mentre gli scudi dei cavalieri simboleggiano il medioevo. Lo storytelling, quindi, è sia visivo, nell’interfaccia utente e nella caratterizzazione dei personaggi, sia narrativo, attraverso la realizzazione degli itinerari. L’altro aspetto centrale in Sicily Histories è il gaming. Nei POI il giocatore si cimenta in giochi di abilità, in realtà aumentata o quiz, con cui vince premi spendibili nel territorio. In questo modo si crea un circuito in cui l’applicazione è un mezzo non solo di approfondimento, ma anche di ritorno sul territorio. I gestori di attività commerciali propongono in app diverse promozioni, presentate agli utenti come premi, aumentando la fiducia dell’acquirente nell’esercizio commerciale. Sono in fase di sviluppo, inoltre, forme per aumentare l’interazione con il tessuto socio economico trasformando i POI commerciali in POI game: gli operatori diventano tappe del gioco, amplificando il potenziale pubblicitario di Sicily Histories. Ma il modello presentato è un modello virtuoso anche per il territorio e per i più giovani. Hi.Stories ha costruito una rete di partnership con le scuole, le Associazioni di Promozione Sociale e gli enti locali. Queste partnership si concretizzano in itinerari costruiti su richiesta e, in alternanza scuola lavoro, si sono avviati progetti con cui gli studenti possono cimentarsi in progettazione di percorsi turistici con strumenti digitali, lavorando direttamente in app.  Sicily Histories è un sistema aperto, scalabile, ed aggiornabile in real time poiché, grazie alla geolocalizzazione,si possono inserire POI in qualsiasi regione, costruendo storie territoriali che dalla Sicilia arrivano alla Val d’Aosta e superano i confini nazionali. Luna Meli